Museo Palazzo Corte Metto
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Stefanos_Roma
Rome, Ý126 đóng góp
thg 8 năm 2019
Piccolo museo multitematico dove si affrontano diverse materie.
Al primo piano si trovano le “scienze della vita” quindi piante e animali locali spiegati ed esposti, con un dinosauro antico abitatore della zona ricostruito.
Il secondo piano è destinato all'archeologia, con esposizione di reperti locali e trattazione delle antiche civiltà della zona, preromane e romane.
Il terzo piano è destinato alla storia della prima guerra mondiale.
Per finire, il quarto si occupa di minerali e rocce, con esposizioni e descrizioni.
Se passate da queste parti venite a vedere questo museo, è ben organizzato e consente una visita utile e gradevole, mai noiosa, ma anzi interessante. Potete visitarlo anche in un giorno di cattivo tempo quando siete ospiti qui. Ospita anche mostre temporanee.
Al primo piano si trovano le “scienze della vita” quindi piante e animali locali spiegati ed esposti, con un dinosauro antico abitatore della zona ricostruito.
Il secondo piano è destinato all'archeologia, con esposizione di reperti locali e trattazione delle antiche civiltà della zona, preromane e romane.
Il terzo piano è destinato alla storia della prima guerra mondiale.
Per finire, il quarto si occupa di minerali e rocce, con esposizioni e descrizioni.
Se passate da queste parti venite a vedere questo museo, è ben organizzato e consente una visita utile e gradevole, mai noiosa, ma anzi interessante. Potete visitarlo anche in un giorno di cattivo tempo quando siete ospiti qui. Ospita anche mostre temporanee.
Đã viết vào 26 tháng 8, 2019
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scudeler
Sacile28 đóng góp
thg 6 năm 2019 • Gia đình
Ho visitato il museo con mio marito e mio figlio di 10 anni in un giorno di pioggia. Il museo è molto ben curato e coinvolgente per i bambini. Il prezzo adeguato. Molto interessante la parte riguardante la fauna locale. Unico neo i servizi igienici del piano terra poco puliti.
Đã viết vào 23 tháng 6, 2019
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dfrancydurante2
Zero Branco, Ý162 đóng góp
thg 8 năm 2018 • Gia đình
Palazzo in pieno centro. Quattro piani ognuno con un argomento diverso.. Ben organizzato con alcune parti interattive. Costo del biglietto abbordabile. Peccato sia poco conosciuto e poco pubblicizzato
Đã viết vào 14 tháng 8, 2018
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menoncelloannamaria
Gaggiano, Ý65 đóng góp
thg 7 năm 2018 • Gia đình
Ben fatto e completo, con postazioni interattive adatte ai bambini. è presente anche una sezione dedicata alla prima guerra mondiale molto affascinante. Prezzo molto contenuto.
MERITA UNA VISITA
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Đã viết vào 26 tháng 7, 2018
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massimo a
Prato, Ý150 đóng góp
thg 8 năm 2017 • Cặp đôi
Entrando è visitando le stanze che ospitano la storia degli alpini cadorini durante la prima guerra mondiale,entri nella storia con foto,cimeli ,che ti immergono in quella realtà.Una parte delle stanze è adibita a mostre di pittura e fotografia di artisti cadorini
Đã viết vào 25 tháng 8, 2017
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cegerax
Vitorchiano, Ý144 đóng góp
thg 7 năm 2017 • Gia đình
Interessante, anche per la sua prerogativa multitematica. Gratuito solo il piano riservato al capitolo guerre, ma non meno interessante anche per la presenza di documentazioni fotografiche e reperti. Merita una visita.
Đã viết vào 12 tháng 8, 2017
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nnn
Province of Belluno, Ý12 đóng góp
thg 7 năm 2016 • Cặp đôi
una passeggiata nella cultura locale, con la ricostruzione del dinosauro delle tre cime di lavaredo.
Đã viết vào 1 tháng 9, 2016
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Alessandro Z
Silea, Ý84 đóng góp
thg 9 năm 2015 • Gia đình
IL museo di Auronzo è una ottima opportunità per i più giovani.
Infatti il museo è diviso per piani dove per ognuno c'è un tema specifico.
Interessante la zona flora e fauna con la possibilità di test basati sui 5 sensi
Il dinosauro è un must per tutti.
Di grande interesse la parte superiore con la storia delle rocce e minerali nonchè la sotria del periodo estrattivo in Cadore.
Consigliato per le giornate di pioggia.
Infatti il museo è diviso per piani dove per ognuno c'è un tema specifico.
Interessante la zona flora e fauna con la possibilità di test basati sui 5 sensi
Il dinosauro è un must per tutti.
Di grande interesse la parte superiore con la storia delle rocce e minerali nonchè la sotria del periodo estrattivo in Cadore.
Consigliato per le giornate di pioggia.
Đã viết vào 29 tháng 8, 2016
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Gianfranco G
Sesto San Giovanni, Ý33 đóng góp
thg 7 năm 2016 • Một mình
Il Museo Palazzo Corte Metto apparteneva alla famiglia Corte Metto proprietari terrieri di Autonzo di Cadore.
Costruzione del 1816 certificata dal catasto, ripropone le caratteristiche delle antiche case signorili cadorine con pianta quadrata, impianto tripartito avente salone centrale e tre vani laterali. A suo tempo proprietà acquisita dal Comune di Auronzo.
Il dottor Giovanni Bisatti , medico condotto e filantropo naturalista con tutti i reperti raccolti di fauna , flora e minerali, nell'ambito territoriale auronzano nell'arco della sua vita, ebbe la nobiltà d'animo di donarli nella metà del secolo scorso alla comunità auronzana che il Comune inizialmente li ospitò al piano rialzato del palazzo istituendo così dagli anni '50 il Museo della Flora, Fauna e Mineralogia.
Museo che, grazie anche alla passione di alcuni privati cittadini, si arricchì nel tempo di nuovi esemplari faunistici di provenienza locale ed extra-europea, di minerali di campioni di roccia, di fossili, di reperti etnografici relativi all'attività estrattiva che si svolgeva nelle miniere della Val d'Ansiei.
Diversi interventi strutturali vennero eseguiti nel XX secolo, ma quello definitivo, rendendolo accessibile con tutti i dovuti moderni conforts, a opera del già Sindaco Walter Antoniol che nel 2004, riconoscendo l'importanza didattico culturale e storica della donazione, si attivò presso la Regione Veneto ottenendo un cospicuo contributo finanziario che in uno a quello del Comune tramite l'accensione di un mutuo diede un impulso notevole ampliando la raccolta di altri nuovi e interessanti reperti, da essere un fiore all'occhiello per la Comunità.
Recenti campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza per Beni Archeologici del Veneto, con il contributo dei Volontari del Gruppo Archeologico Cadorino e con il sostegno finanziario del Comune di Autonzo, della Regione Veneto e della FondaIone Cariverona, hanno portato alla luce interessanti reperti e siti archeologici, particolarmente del monte Calvario; inducendo l'Amministrazione Comunale con il sostegno della Comunità Montana Centro Cadore e avvalendosi un esperto gruppo di studiosi a intraprendere la strada della creazione di un museo multitematico, completato con la sezione archeologica.
Creando quella valenza culturale della mostra ed evidenziata dal costante afflusso di turisti e dalle visite delle scolaresche del Cadore.
È raccolta la secolare storia di Auronzo sin dai tempi preromani.
Riassumendo:
Il piano terra è adibito alla reception, ai servizi, ascensore, guardaroba, bookshop (ovvero libreria) e una sala
per mostre temporanee (da luglio a settembre 2016 interessante esposizione narrativa e fotografica avente per titolo "ILLUSIONI", con sottotitolo "Nella notte un uomo accese una candela e la scambiò per il sole", a opera di Silvia Pais e Luca Vecellio (che si sono ispirati anche all'Enrico IV di L. Pirandello, estrapolando dallo stesso: "potete figurarvi come un mendico davanti ad una porta in cui non potrà mai entrare chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete lo toccate, ma uno ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca").
Nota storica, sotto il pavimento del piano terra è conservato un antico pavimento di "crodolà" (ciottoli solo rotondi), dove entravano anche gli animali.
Il primo piano ha per tema "Scienze della vita e della terra": orme - i segni del cammino; l'acqua e il suolo; la montagna nel tempo; di balza in balza; il bosco.
Piano secondo "Archeologia": alta e media Valle del Piave in epoca preromani e romana, e antica viabilità; il santuario; il santuario: dediche con iscrizioni; attestazioni di pratiche di culto; aree di abitato.
Piano terzo "A. N. A.": è ospitata la locale sede della Associazione Nazionale Alpini, con l'esposizione storica di una collezione fotografica e di cimeli della prima Guerra mondiale. Foto suggestive e toccanti di Ottavio Molin Corvo, detto Capri, fra l'altro per tanti anni presidente dell'omonima Associazione.
Quarto piano " Minerali e miniere": giacimenti e miniere in Auronzo; il mondo dei minerali; i minerali di Autonzo; archivio.
Qualche curiosità. È esposta la ricostruzione di un dinosauro, le cui impronte sono state rinvenute su un blocco di Dolomia Principale ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Vi sono delle lamine a disco in bronzo provenienti dal santuario di Monte Calvario.
Il Museo Corte Metto di Auronzo è incluso nel progetto delle reti museali Interreg IllA Italia-Austria ed è interessante il percorso che partendo da Perarolo di Cadore con il Museo del cidolo e del legname, si fa tappa a Pieve di Cadore con il Museo dell'occhiale, si sosta a Lozzo di Cadore per il Museo della latteria, indi Auronzo di Cadore e il suo Museo Palazzo Corte Metto, e si prosegue passando da Bressanone per l'Austria e dopo Insbruck si prosegue sino a Nauders per visitare i castelli-musei del Landeck.
Costruzione del 1816 certificata dal catasto, ripropone le caratteristiche delle antiche case signorili cadorine con pianta quadrata, impianto tripartito avente salone centrale e tre vani laterali. A suo tempo proprietà acquisita dal Comune di Auronzo.
Il dottor Giovanni Bisatti , medico condotto e filantropo naturalista con tutti i reperti raccolti di fauna , flora e minerali, nell'ambito territoriale auronzano nell'arco della sua vita, ebbe la nobiltà d'animo di donarli nella metà del secolo scorso alla comunità auronzana che il Comune inizialmente li ospitò al piano rialzato del palazzo istituendo così dagli anni '50 il Museo della Flora, Fauna e Mineralogia.
Museo che, grazie anche alla passione di alcuni privati cittadini, si arricchì nel tempo di nuovi esemplari faunistici di provenienza locale ed extra-europea, di minerali di campioni di roccia, di fossili, di reperti etnografici relativi all'attività estrattiva che si svolgeva nelle miniere della Val d'Ansiei.
Diversi interventi strutturali vennero eseguiti nel XX secolo, ma quello definitivo, rendendolo accessibile con tutti i dovuti moderni conforts, a opera del già Sindaco Walter Antoniol che nel 2004, riconoscendo l'importanza didattico culturale e storica della donazione, si attivò presso la Regione Veneto ottenendo un cospicuo contributo finanziario che in uno a quello del Comune tramite l'accensione di un mutuo diede un impulso notevole ampliando la raccolta di altri nuovi e interessanti reperti, da essere un fiore all'occhiello per la Comunità.
Recenti campagne di scavo, condotte dalla Soprintendenza per Beni Archeologici del Veneto, con il contributo dei Volontari del Gruppo Archeologico Cadorino e con il sostegno finanziario del Comune di Autonzo, della Regione Veneto e della FondaIone Cariverona, hanno portato alla luce interessanti reperti e siti archeologici, particolarmente del monte Calvario; inducendo l'Amministrazione Comunale con il sostegno della Comunità Montana Centro Cadore e avvalendosi un esperto gruppo di studiosi a intraprendere la strada della creazione di un museo multitematico, completato con la sezione archeologica.
Creando quella valenza culturale della mostra ed evidenziata dal costante afflusso di turisti e dalle visite delle scolaresche del Cadore.
È raccolta la secolare storia di Auronzo sin dai tempi preromani.
Riassumendo:
Il piano terra è adibito alla reception, ai servizi, ascensore, guardaroba, bookshop (ovvero libreria) e una sala
per mostre temporanee (da luglio a settembre 2016 interessante esposizione narrativa e fotografica avente per titolo "ILLUSIONI", con sottotitolo "Nella notte un uomo accese una candela e la scambiò per il sole", a opera di Silvia Pais e Luca Vecellio (che si sono ispirati anche all'Enrico IV di L. Pirandello, estrapolando dallo stesso: "potete figurarvi come un mendico davanti ad una porta in cui non potrà mai entrare chi vi entra, non sarete mai voi, col vostro mondo dentro, come lo vedete lo toccate, ma uno ignoto a voi, come quell'altro nel suo mondo impenetrabile vi vede e vi tocca").
Nota storica, sotto il pavimento del piano terra è conservato un antico pavimento di "crodolà" (ciottoli solo rotondi), dove entravano anche gli animali.
Il primo piano ha per tema "Scienze della vita e della terra": orme - i segni del cammino; l'acqua e il suolo; la montagna nel tempo; di balza in balza; il bosco.
Piano secondo "Archeologia": alta e media Valle del Piave in epoca preromani e romana, e antica viabilità; il santuario; il santuario: dediche con iscrizioni; attestazioni di pratiche di culto; aree di abitato.
Piano terzo "A. N. A.": è ospitata la locale sede della Associazione Nazionale Alpini, con l'esposizione storica di una collezione fotografica e di cimeli della prima Guerra mondiale. Foto suggestive e toccanti di Ottavio Molin Corvo, detto Capri, fra l'altro per tanti anni presidente dell'omonima Associazione.
Quarto piano " Minerali e miniere": giacimenti e miniere in Auronzo; il mondo dei minerali; i minerali di Autonzo; archivio.
Qualche curiosità. È esposta la ricostruzione di un dinosauro, le cui impronte sono state rinvenute su un blocco di Dolomia Principale ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Vi sono delle lamine a disco in bronzo provenienti dal santuario di Monte Calvario.
Il Museo Corte Metto di Auronzo è incluso nel progetto delle reti museali Interreg IllA Italia-Austria ed è interessante il percorso che partendo da Perarolo di Cadore con il Museo del cidolo e del legname, si fa tappa a Pieve di Cadore con il Museo dell'occhiale, si sosta a Lozzo di Cadore per il Museo della latteria, indi Auronzo di Cadore e il suo Museo Palazzo Corte Metto, e si prosegue passando da Bressanone per l'Austria e dopo Insbruck si prosegue sino a Nauders per visitare i castelli-musei del Landeck.
Đã viết vào 31 tháng 7, 2016
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Kismet17
30 đóng góp
thg 9 năm 2015 • Gia đình
In zona è una delle migliori attrattive, interessante ed i bambini sono rimasti estasiati. Consigliato.
Đã viết vào 17 tháng 7, 2016
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